Si è conclusa mercoledì 1 luglio la prima fase dei seminari organizzati dal nostro Istituto.
Tali seminari sono stati tratti dal testo “La mente Malata. E la cura repressiva della diversità”, i cui autori sono Alessandro Salvini e Antonio Iudici. 
 
Gli incontri hanno avuto la finalità generale di elaborare e sviluppare un tema che parla della nostra epoca, vale a dire il rischio di patologizzare la diversità umana. In altri termini stiamo assistendo, come dice più di qualcuno, ad una inflazione diagnostica ingiustificata, sia sul piano epidemiologico, sia sul piano culturale, che sul piano sociopsicologico. Riteniamo che questo non aiuti i Clinici e non legittima nemmeno la qualità del lavoro clinico. I rischi di un intervento semplificato (spesso medicalizzato e farmacologico) sono ormai tangibili, con la conseguenza di creare illusioni e di privare di ogni responsabilità le persone che vivono situazioni di sofferenza. 
 
Per contrastare tale deriva, abbiamo deciso di sviluppare riflessioni e discussioni di natura culturale e di servizio che consentissero di fondare e chiarire i presupposti concettuali di come intendiamo la nostra professione. Riteniamo che le esigenze a cui dover rispondere in questa fase sono quelle dell’analisi, della riflessione epistemica e metodologica, provando a rispondere alle esigenze specifiche delle persone che chiedono aiuto. Anche ponendo attenzione ai rischi iatrogeni dei nostri interventi.
 
Potete trovare i filmati degli incontri nella pagina Youtube della “Scuola Interazionista”:
Oppure nella sezione “Video” del sito del nostro Istituto: 
 
Dopo aver lavorato di pars destruens, è venuto il momento di mostrare alcune applicazioni della nostra prospettiva.
È infatti in programmazione un calendario di seminari applicativi, che coinvolgerà diversi esperti di servizi e diversi professionisti che operano nell’ambito clinico. 
 
Saremmo contenti di mantenere il dialogo con chi di voi condivide le concettualizzazioni presentate nei Seminari, ovvero un’idea diversa di intervento clinico. E in generale un diverso apporto della psicologia alla comunità intera.
 
Per farlo abbiamo pensato a un piccolo modulo di contatto, la cui compilazione è anche volta a proseguire insieme nello sviluppo del movimento creato.
 
Trovate tutto al link qui sotto:
https://docs.google.com/forms/d/1zp4ameEWYu-khbptuRAd5XpCJUgaHyjAh4C_r31_ZbU/edit
 
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