Sentire le voci e avere delle allucinazioni uditive non è sempre e necessariamente un sintomo di psicosi o di schizofrenia irreversibili che possono essere
affrontate con la psicoterapia. Nell’ultima revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DAM) è stata accolta la tesi di coloro che sostengono questa convinzione. Anche il prof. Mario Maj autorevole esponente della psichiatria italiana ha accolto con favore questa nuova prospettiva.

Il prof. Alessandro Salvini commenta così la notizia in un’intervista su Affari Italiani:  ”La psichiatria ha sempre stigmatizzato il fenomeno delle allucinazioni senza fare le debite differenze. Da oggi probabilmente non sarà più così. Le allucinazioni uditive come fenomeno occasionale o continuativo sono peraltro presenti nella popolazione in una percentuale molto più elevata delle persone che si rivolgono ai servizi psichiatrici”. Poi il prof.Salvini aggiunge:  ”Ho dedicato parte della mia attività accademica e professionale a studiare questo tipo di allucinazioni. Accolgo con soddisfazione anche la dichiarazione del prof. Maj. Per anni sono stati diagnosticati impropriamente come patologici, fenomeni che in molte persone, per disposizione personale, esigenze psicologiche e influenza culturale (i contenuti) rientrano nell’estensione della normalità e non tra i sintomi di un disturbo mentale in atto. Non sottovalutando che in alcuni soggetti, il fenomeno può essere disturbante ma affrontabili con un’adeguata psicoterapia”.

Il nostro modello di psicoterapia, sia sul piano teorico che operativo, ha dato un contributo a sostenere questa posizione. Lottando contro un pregiudizio presente in molti settori delle discipline psicologiche e psichiatriche. La nuova prospettiva sulle allucinazioni, non psicotiche e neuropatologiche è anche il risultato del lavoro clinico e di ricerca, pur contrastato, che ha visto all’opera alcuni clinici europei, per esempio olandesi e inglesi. In italia il prof. Alessandro Salvini,  fin dagli anni ottanta, insieme ad Antonio Ravasio, Carlo Massironi e poi Maria Quarato, ha portato avanti le sue ricerche presso l’Università di Padova e successivamente per quanto riguarda le tecniche di trattamento presso il nostro Istituto e Scuola. A questi studi hanno anche dato un contributo Enrico Molinari dell’Università  di Milano e Maria Quarato di Vienna, insieme alla sua associazione di uditori di voci. A questi sono da aggiungere i lavori di molti specializzandi in psicoterapia e laureandi in psicologia. Una nuova generazione che accoglierà con piacere questa notizia, che speriamo sia in grado di cancellare un pregiudizio e nel caso specifico un’impotenza terapeutica”.

Nel capitolo  settimo e ottavo del libro, L’inquilino segreto. Psicologia e psicoterapia della coscienza di sé (a cura di A.Salvini e R. Bottini, Ponte alle Grazie, Milano, 2011) si possono leggere due accurati lavori sull’argomento.
Per partecipare a un ricerca in atto: www.sentolevoci.org.